SiciliaeSardegna.com

STORIA

(IM)MIGRAZIONI

Nomi Regionali

Nomi regionali

 


 

La Sicilia Storia Geografia Vacanza Arte & Cultura Gastronomia Guide e Link

Storia della Sicilia: la colonizzazione, il dominio: greco, romano, bizantino, arabo, normanno, Angioini, Aragonesi, spagnolo, borbonico; l' annesione al Regno d'Italia. Movimenti migratori in Sicilia

 Sicilia: storia del popolo Siciliano

Storia movimenti migratori Sicilia

Prima dell’ unificazione il flusso migratorio era quasi inesistente, solo nel ‘700  ce ne fu uno prettamente intellettuale tutto diretto verso il Piemonte. In complesso quelle poche emigrazioni riguardavano la stessa isola da zona a zona.

Migrazioni settecentesco verso le fasce costiere

I movimenti migratori interni furono timidi nel 200 e trecento e più forti nel ‘400 e poi nel 600 e ottocento quando dall’ interno la popolazione si riversò nelle città stimolata dalle opportunità che vi si trovavano. I baroni favorirono questo flusso, consapevoli che cosi facendo aumentavano il loro potere economico, grazie la commercio; resisi conto della lontananza delle loro terre dalla città spinsero ed invogliarono la popolazione a creare nuovi insediamenti vicino ai terreni (acquistando valore). Nel corso di alcuni secoli si vide la nascita di oltre 150 nuovi centri abitati, intorno ai quali fioriva l’agricoltura: le vecchie terre tendevano cosi a spopolarsi a favore delle nuove. Molti nuovi comuni tra la metà del ‘600 e la fine del ‘700 videro moltiplicarsi anche di 10-12 volte la popolazione, mentre quelli demaniali mostrarono notevoli cali. Le terre demaniali videro, in un secolo e mezzo diminuire il loro apporto complessivo all’ isola del 46,6% al 40,9% anche se la popolazione totale era cresciuta da 1.025.953 ad 1.670.267 abitanti. I più forti incrementi stranamente avevano interessato le zone precedentemente poco popolate (Catania, Alcano, Sciacca, etc.). Anche le terre baronali erano soggette ad una sensibile diminuzione con uno spostamento verso la costa (metà 600 fine 700) dove nel 1798 risedeva il 44,6% della popolazione. I centri con meno di 5000 abitanti nel 1653 costituivano il 41% della popolazione complessiva e solo il 28,8% nel 1798. Le città tra i 10000 e trentamila abitanti passarono dal 16,1% al 24,2% (sempre sul totale). Palermo unica grande città, era cresciuta da 136.901 abitanti a 201.741 (l’ 11% della popolazione complessiva). E’ proprio tra il XVII e il XVIII che l’ accentramento è più forte; tutt’ oggi se ne subisce ancora l’ influenza. Requesens nel 1784 osservò che questa distribuzione penalizzava fortemente l’ agricoltura e quindi la ricchezza.


Geografia della circolazione e geografia economica: "economia del turismo".

Promozione turismo