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Nomi Regionali

Nomi regionali

 


 

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Storia della Sicilia: la colonizzazione, il dominio: greco, romano, bizantino, arabo, normanno, Angioini, Aragonesi, spagnolo, borbonico; l' annesione al Regno d'Italia. Movimenti migratori in Sicilia

 Sicilia: storia del popolo Siciliano

Toponomastica Sicilia: regioni fisiche, economiche, amministrative

I nomi regionali di origine fisica ed economica

Sono presenti un certo numero di nomi riferiti a regioni fisiche: i Peloritani, le Madonne, i Nebrodi, l’Etna, la Conca d’oro, la Piana di Gela  e quella di Catania: Nell’antichità erano noti: l’Etna, i Peloritani, i Nebrodi e le Madonne, gli altri sono d’interpretazione diversa per il loro  carattere più economico-politico. I Nebrodi  sono più noti nella zona occidentale come Caronie; i Monti Sicani e gli Erei hanno preso nome dalle popolazioni antiche che li abitavano. Solo in un secondo tempo il significato originale di questi nomi è venuto meno. Di origine più economica che fisica sono quelli delle pianure: pur adattandosi dal punto di vista morfologico, sono nati dalla coscienza che la popolazione ha preso del loro valore economico. Alcuni sono relativamente antichi come la Conca d’oro, nome già noto nel XVII secolo per indicare la piccola piana a forma di mezza luna; mentre altri di origine più recente, come la Piana di Gela, Milazzo, Catania, noti dal XVII secolo, quando si iniziò a popolarle.

I nomi regionali di origine amministrativa

Tutti i nomi finora citati non rappresentano vere e proprie regioni in quanto non sono entrati nell’uso popolare. Hanno avuto maggiore importanza le denominazioni note politicamente come quelle effettuate dai Normanni in tre valli: Val di Mazara, Val demone, Val di Noto; divisione che ricalcava oggetti di natura fisica. Con l’arrivo di Federico II, l’isola fu divisa in due distretti amministrativi: uno corrispondeva al Vallo di Ma zara e l’altro ai due valli. Nell’età spagnola si ritornò alla tradizionale tripartizione che restò immutata per tre secoli. La costituzione del 1812 sostituì le tre valli in ventitre distretti, ma tra il 1818 e il 1825 i Borboni riistituirono le tre valli originali, aggiungendone altre quattro nuove (Vallo di Trapani, Siracusa, Catania, Girgenti). I sette valli, con l’avvento del Regno italico, divennero sette province e solo nel 1927 ne furono aggiunte altre due: quella di Enna e di Ragusa. Dal 1946 tutte queste province formano la regione autonoma siciliana e sono amministrate in modo indipendente (pur restando nel quadro dell’unità dello Stato). I comuni presentano in maniera anacronistica sia per la superficie territoriale che per il numero eccessivo di isole amministrative. E’ particolarmente sentita, di conseguenza, una ristrutturazione amministrativa più attuale e cittadine come Cefalù, Milazzo, Termini Imprese, Gela, Licata, Lentini, Caltagirone, Canicattì e Corleone sono già pronte ad affrontarla.


Geografia della circolazione e geografia economica: "economia del turismo".

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